Permessi di soggiorno: iniziativa del Ministero dell’interno per attenuare i disagi delle lunghe attese del rilascio o del rinnovo. Per evitare di consegnare i permessi rinnovati già scaduti o prossimi alla scadenza, il Ministero dell’interno ha stabilito che le questure potranno prolungarne la validità indicando la decorrenza a partire dalla data della decretazione.
Malgrado la buona volontà, sono ancora molte le questure che impiegano tempi lunghissimi per rilasciare o rinnovare i permessi di soggiorno, al punto che quando il permesso è pronto per la consegna è già scaduto o prossimo alla scadenza. Infatti, sia nei casi di primo rilascio che di rinnovo, la data di decorrenza della validità del documento coincide o con la data d’ingresso o con quella di scadenza del precedente permesso per evitare che vi siano periodi di soggiorno non coperti. Il Dipartimento della PS del Ministero dell’interno, nel corso di uno dei periodici incontri con i dirigenti degli uffici immigrazione delle questure, ha espresso l’avviso di adottare un differente criterio per non penalizzare ulteriormente i cittadini stranieri che ricevono i permessi dopo lunghe attese.
D’ora in avanti gli uffici immigrazione - ed in particolare quelli che accusano maggiori ritardi - potranno rilasciare i permessi rinnovati (ed anche in alcuni casi il primo permesso) facendo coincidere la data di decorrenza non più con la scadenza del precedente titolo, ma con la successiva data del rilascio.
Facciamo un esempio. Attualmente, se il permesso di soggiorno per lavoro di M. è scaduto il 30 marzo 2008 e la questura ne decreta il rinnovo il 1 dicembre, il titolo consegnato a fine dicembre avrà validità di due anni a partire dal 31 marzo e scadrà il 30 marzo 2010. Con le nuove indicazioni, lo stesso titolo avrà decorrenza 1 dicembre 2008 ma scadrà il 1 dicembre 2010. (M.M.)